Lifting Mini Invasivo con Cellule Staminali

Inutile cercare di aggirare l’argomento: oggi il lifting con le cellule staminali è una realtà e l’Italia è una delle nazioni all’avanguardia in campo scientifico sull’argomento. Va chiarito che la parola lifting anche se significa letteralmente tirare oggi è sinonimo di intervento per ringiovanire il viso, quindi quando parliamo di lifting del viso intendiamo la procedura che determina un ringiovanimento del viso.

Il lifting del viso con le cellule staminali è una realtà concreta, un trattamento standardizzato che permette di avere un’azione di “ringiovanimento” attraverso la rigenerazione dei tessuti del viso grazie all’innesto di proprie cellule staminali mesenchimali di origine adiposa (ADSCs Adipose Derived Stem Cells) quindi LIFTING CON LE STAMINALI.

Questa metodica è estremamente più semplice, sicura e meno invasiva rispetto al lifting ottenuto con la tensione della pelle e garantisce un ringiovanimento naturale e armonioso.

Personalmente ritengo SEFFI la migliore metodica per il lifting del viso con le staminali. Dopo la recente seconda pubblicazione su Aesthetic Surgery Journal delle mie tecniche SEFFI e MicroSEFFI che riguardano il ringiovanimento del volto con proprie cellule staminali., possiamo affermare che sempre più il LIFTING CON LE STAMINALI è veramente MADE IN ITALY.

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Il mio concetto di ringiovanimento del viso si basa su 4 semplici considerazioni:

1. ringiovanire significa migliorare principalmente la parte centrale del volto; lo sguardo riveste un ruolo fondamentale nella bellezza e giovinezza del viso. Purtroppo la maggior parte delle tecniche di ringiovanimento (“lifting cutaneo con o senza vari lembi di SMAS”) agiscono principalmente nelle parti laterali.

2. ringiovanire significa ripristinare tono e volume e rigenerare i tessuti: questo è molto più importante che “tirare” la pelle.
3. selezionare per i nostri pazienti le tecniche meno invasive e più sicure, sempre evitando gli “over treatment”, ovvero trattamenti troppo invasivi in relazione al problema da risolvere.

4. le tecniche di ringiovanimento del volto se sono mini invasive, ripristinano in modo naturale tono e volumi del viso e rigenerano la cute sono indirizzate a Pazienti di età media (77% tra i 40 e i 55 aa di età) e non di età avanzata La mia personale casistica di ringiovanimento chirurgico del volto dal 2001 è di più di 400 casi e l’età media dei miei Pazienti è stata di 46 anni!

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Cellule staminali: quali sono gli elementi preziosi prelevati dal grasso?

Gli studi scientifici più recenti e i risultati presentati nelle nostre pubblicazioni ci hanno permesso di comprendere cheil miglioramento della qualità cutanea era dovuto all’azione dello SVF (Stromal Vascular Fraction) presenti nel tessuto adiposo aspirato.

In effetti nello SVF sono presenti varie linee cellulari pluripotenti e tra queste si trovano riccamente rappresentati i preadipociti detti anche ADSCs (adipose derived stem cells) a loro volta costituiti da 2 linee cellulari : MSCs (mesenchimal stem cells o cellule staminali mesenchimali) e HSCs (hemopoietic stem cells o cellule staminali emopoietiche). Grazie all’azione di queste linee cellulari pluripotenti presenti nello SVF si è data spiegazione delle grandi potenzialità del tessuto adiposo nel campo rigenerativo; potenzialità che superano di molto il semplice ripristino di volume.

Le ADSCs sono la parte preziosa il vero “oro” che si trova nel “fiume” del tessuto adiposo.

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Utilizzare quindi l’innesto di tessuto adiposo come mero “filler” sarebbe come raccogliere e usare i “sassi” invece “dell’oro”. La nostra ricerca è stata indirizzata proprio nel mettere a punto una tecnica che cercasse di sfruttare al massimo le due grandi potenzialità del tessuto adiposo e dello SVF: ripristino dei volumi e rigenerazione dei tessuti, dove la seconda è di gran lunga la più importante perché unica. Per poter raccogliere questo “oro” necessitiamo di un “setaccio” sottile e di una preparazione accurata e delicata e un innesto preciso e superficiale: questo è il SEFFI e il Micro SEFFI.

La mia filosofia è semplice:

a. Il viso deve essere ringiovanito al centro (regione perioculare, malare zigomatica, periorale).
b. il riposizionamento dei tessuti deve essere in senso antigravitazionale e profondo.
c. non c’è ringiovanimento senza rigenerazione, ridefinizione dei contorni e ripristino dei volumi.
d. la tecnica deve essere il meno invasiva possibile per l’ottenimento del risultato.
e. il ringiovanimento di un volto non si può considerare in un unico atto chirurgico ma prevede un “mantenimento” legato ad una continua e ripetuta rigenerazione cutanea.

Cosa succede dopo il lifting con cellule staminali

Dopo la procedura non è richiesta alcuna medicazione per il viso in quanto, l’utilizzo dell’ago o della microcannula per l’innesto, non richiede il posizionamento di punti di sutura o cerotti medicati. Solitamente a fine innesto eseguiamo un massaggio del viso con crema antibiotica. La paziente può fare la doccia e truccarsi già dal giorno successivo. Ecchimosi possono essere presenti nelle aree trattate ma solitamente di modesta entità che si risolvono spontaneamente nell’arco di pochi giorni.

Lifting mini-invasivo con cellule staminali: il trucco c’è ma non si nota!

Sempre più persone, donne e uomini, ricorrono al ritocchino del chirurgo, ma a una condizione: il trucco c’è, ma non deve notarsi troppo. Donne e uomini vogliono apparire belli, ma senza ostentazione. Proprio con questo orientamento si sta muovendo la chirurgia plastica che vede nelle cellule staminali mesenchimali di origine adiposa (ADSCs) il presente e il futuro del ringiovanimento. In questa direzione si muove da anni anche la chirurgia endoscopica, che rende possibile un approccio mini invasivo al volto, ricercando le cause dell’invecchiamento e intervenendo in modo mirato senza alterarne la fisionomia.

Il lifting endoscopico: una tecnica introdotta negli anni ’90 negli Stati Uniti e portata in Italia dal Dott. Gennai verso la fine degli anni ’90 dopo il suo percorso formativo negli USA. Grazie alla sua grande esperienza nel 2013 ha standardizzato e pubblicato la sua tecnica MIVEL (Minimal Incisions Vertical Endoscopic Lifting). I pazienti che si trovano a scegliere tra il lifting con tecnica tradizionale e l’endoscopico non hanno dubbi. Il problema è che in Italia è ancora poco diffusa e molte persone non ne conoscono l’esistenza. I vantaggi? Sono notevoli: risultati decisamente più naturali e niente visi tirati, cinque mini-cicatrici di un centimetro nascoste tra i capelli e tempi di recupero ridotti.

Le cellule staminali (ADSCs). Il ringiovanimento del volto non può prescindere dal ripristino dei volumi con il tessuto adiposo e la rigenerazione tissutale con le cellule staminali (ADSCs) sia in abbinamento con il lifting, sia praticato da solo. In quest’ottica il Dott. Gennai ed il suo Team ha standardizzato e pubblicato sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali le sue due tecniche SEFFI e MicroSEFFI (Superficial Enhanced Fluid Fat Injection).

Il SEFFI e MicroSEFFI con cellule staminali è una delle novità più importanti: il trattamento consiste nel prelevare tessuto adiposo da una parte del corpo con una sottilissima speciale cannula e si inseriscono dove c’è stata una perdita di volume (zigomi, zona intorno alla bocca e agli occhi) e dove si vuole rigenerare i tessuti per invecchiamento cutaneo. La tecnica per prelevare queste cellule è estremamente delicata: devono essere evitati i traumatismi per mantenere vitali il maggior numero possibile di cellule. L’innesto di staminali mesenchimali rigenera la pelle, rendendola più liscia e luminosa, in altre parole più giovane. Oggi grazie all’unione di tecniche come MIVEL, SEFFI e Micro SEFFI possiamo parlare di “lifting mini invasivo con le staminali”.

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