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Il Lifting Viso, fa parte della chirurgia di ringiovanimento del volto, è un intervento molto richiesto in chirurgia estetica. Il lifting viso apporta dei miglioramenti al volto e dà un aspetto più giovanile migliorandone l’estetica senza però alterare la fisionomia.
Quali problemi possono essere eliminati con questo tipo di intervento?
L’ esposizione duratura alla luce solare, lo stress della vita quotidiana, una sbagliata alimentazione, gli effetti della forza di gravità e il passare degli anni determinano inevitabili segni di invecchiamento del viso e del collo che si manifestano con rughe più o meno visibili intorno agli occhi e fra il naso e la bocca, con l’abbassamento delle guance e il formarsi di depositi di grasso localizzati prevalentemente intorno al mento e al collo.
Il lifting del collo e del viso permettono di eliminare questi inestetismi eliminando le rughe e l’eccesso di grasso, riposizionando i muscoli del viso e distendendo la pelle della faccia e del collo.
Trascrizione del video. Per capire come e dove il chirurgo vada ad agire nel ringiovanimento del volto bisogna capire come il viso invecchia. Tre sono i fattori che entrano in gioco nell’invecchiamento del volto: l’invecchiamento dei tessuti e della cute, la discesa verso il basso dei tessuti, una discesa profonda dei tessuti e una perdita di volume.
Ecco quindi che il chirurgo deve andare ad agire su questi tre punti, quindi: risollevamento dei tessuti, rigenerazione della pelle e ripristino dei volumi. Per il sollevamento dei tessuti si utilizza la tecnica endoscopica che va a risollevare i tessuti dal profondo, mentre invece per il ripristino dei volumi e per la rigenerazione cutanea si utilizza il proprio tessuto adiposo ricco di cellule staminali.
Inoltre l’innesto di tessuto adiposo andrà a ridare quel tono e quei volumi tipici del viso giovane, mentre le cellule staminali mesenchimali che si trovano all’interno del proprio tessuto adiposo serviranno a rigenerare la pelle in modo naturale ed efficace e soprattutto sicuro.
Quanto dura l’intervento del lifting viso?
L’intervento di lifting del viso ha una durata di alcune ore e non è doloroso. Può esserci un leggero fastidio locale e un’alterata sensibilità della cute che scompariranno in alcune settimane.
L’intervento termina con un bendaggio che bisognerà conservare per alcune ore per evitare il formarsi di possibili ematomi.
Quali sono le tecniche chirurgiche e di medicina estetica utilizzate per il lifting viso?
Tecniche chirurgiche:
Lifting Endoscopico – Serve per combattere la forza di gravità e la perdita di tessuto adiposo.
Blefaroplastica – Serve per correggere le borse nella regione palpebrale che provoca uno sguardo stanco
Lipofilling – Serve per correggere la perdita di volume di alcune zone del viso nella regione degli zigomi e delle guance
Tecniche di Medicina Estetica (non invasive):
Lifting Radiofrequenza – Tecnica non invasiva che ha lo scopo di rilassare la cute di viso e corpo e cicatrici post acne
Filler – Tecnica non invasiva che serve per riempire e correggere le rughe che circondano le labbra
Tossina Botulinica – Tecnica non invasiva che serve per attenuare notevolmente le rughe intorno agli occhi e alla fronte
Lifting Viso: le fasi dell’intervento
Vediamo adesso cosa possiamo ottenere con questo tipo di tecnica. Abbiamo visto quella signora e la sua immagine da giovane, abbiamo visto la sua immagine a 70 anni e questa è una immagine un anno dopo l’intervento endoscopico e di riposizionamento del tessuto adiposo come avevamo detto.
Questo è per far notare come il ringiovanimento deve essere comunque visto in maniera molto naturale, non ci deve essere questo aspetto di viso tirato o di viso gonfio, ma ci deve essere un miglioramento del viso senza stravolgere quelli che sono i connotati. Se fosse possibile vorrei aggiungere una cosa alla tecnica che è molto importante: abbiamo parlato della tecnica, quindi vedere come il chirurgo opera sulla paziente, abbiamo parlato di spostare dei tessuti, ora è da chiarire che questi tessuti vanno poi fissati nella posizione dove il chirurgo li va a posizionare. In questo la tecnologia ci aiuta attraverso dei vari device, dei sistemi, che permettono di fare questo.
Ho portato, tanto per far vedere, dei sistemi di fissazione che oggi vengono utilizzati e questo è il classico sistema, abbiamo forse anche un’immagine di questo piccolo sistema, che viene posizionato a livello sotto il cuoio capelluto. Questi sono dei piccoli gancini che hanno la funzione di fissare i muscoli nella posizione desiderata; questi gancini sono riassorbibili, quindi con il tempo si riassorbono, non rimangono in sede ma rimangono lì fino a quando l’effetto cicatriziale cioè il riposizionamento del muscolo si mantiene da solo senza più bisogno di sistemi di fissazione.
Nella parte invece centrale del viso, come vediamo in questa immagine, esistono anche qui dei fili e ce ne sono di riassorbibili e di non riassorbibili, che vengono posizionati per tenere ferme le strutture dove il chirurgo vuole mantenerle, fino alla completa guarigione. Questo ci permette di avere una cicatrizzazione nella posizione desiderata e quindi una permanenza del risultato nel tempo molto più lungo e molto più naturale.
Come per tutti gli interventi di ringiovanimento è come mettere un pò il contachilometri alla macchina indietro, poi dipende come uno si cura il viso, come si mantiene nel tempo. Io consiglio sempre alle mie pazienti dopo l’intervento comunque periodicamente di fare delle cure, dei controlli di mantenimento che possono essere fatti anche con della semplice medicina estetica ma che aiuta a curare il viso e a mantenere il risultato il più a lungo possibile.
Da questa immagine noi vediamo innanzitutto quelle che sono le vie di accesso per l’endoscopia. Sono piccole incisioni che vengono fatte in mezzo ai capelli, sono circa 5 della lunghezza da 1 cm e mezzo ai 2 cm e mezzo quindi molto piccole e vedete che nell’immagine piccola si nota il viso della paziente e in quella più grande si vede l’interno dove il chirurgo lavora,dove sto lavorando, per determinare lo scollamento e il riposizionamento dei tessuti.
Sono degli strumenti molto sottili che permettono delicatamente con l’ausilio della telecamera, ecco qui vedete c’è il posizionamento di quel sistema a graffetta che vi ho fatto vedere precedentemente, c’è un piccolo divaricatore e questa viene fissata a livello sottocutaneo: le graffette sono solo due messe in due punti: in questo e in quello dall’altra parte, ma non è necessario metterle in ogni incisione è sufficiente metterle nelle due incisioni che noi chiamiamo paramediane, che sono quelle che tengono l’arco del sopracciglio nella sua posizione naturale. Io consiglio l’anestesia generale, vedete viene posizionato e poi il tessuto viene trazionato nella posizione desiderata una volta che è stato liberato e poi viene fatta una piccola pressione che permette di agganciare il muscolo a questi piccoli gancetti.
La durata dell’intervento dipende dalla situazione della paziente e dall’entità dell’intervento perchè la chirurgia endoscopica si può fare alla signora, alla ragazza di 30 anni per migliorare lo sguardo fino alla signora di 70 anni con un invecchiamento cutaneo molto più importante, quindi può variare dall’ora e mezza alle tre ore.
Possiamo vedere invece anche quello che è il sistema della fissazione dei fili, quei famosi fili che vengono posizionati nella parte centrale del viso per posizionare e fissare il viso nella parte centrale: ecco rivediamo lo schema di prima, questo è il tragitto dei fili nella parte centrale del volto e chirurgicamente vengono posizionati sotto pelle e poi vengono legati e fissati a livello della regione temporale; anche qui ce ne sono di riassorbibili e non riassorbibili dipende dalle situazioni e dalla scelta del chirurgo.
I muscoli coinvolti prevalentemente sono il muscolo frontale e tutta la parte superiore, il muscolo orbicolare: anche questo è un muscolo molto importante per l’estetica del viso e per l’estetica dello sguardo perché l’orbicolare è un muscolo che gira come un anello intorno al nostro occhio e che a seconda del suo tono e della sua forma ci dà un aspetto più o meno allungato dell’occhio e quindi l’aspetto estetico anche appunto dell’occhio.
Io prediligo la parte centrale del volto piuttosto che il collo nel senso che molto spesso il collo cede in tempi molto più lunghi rispetto a quelli che sono i primi segni di cedimento del volto, quindi molto spesso lascio la chirurgia del collo, visto che prevede delle cicatrici un pochino più lunghe, ad età un pochino più avanzate. Su questo probabilmente quest’anno verrà data la marcatura CEE, quindi l’autorizzazione anche in Europa, all’utilizzo di un sistema che si chiamerà Ribbon: è una fascettina, un piccolo nastrino che si può posizionare per trazionare i muscoli del collo, assolutamente riassorbibile, e questo permetterà di fare una piccola trazione del muscolo platisma che è il muscolo del collo, tramite una piccola incisione retro auricolare.
Solitamente noi lasciamo ricoverata la paziente un giorno in clinica, esce dalla clinica con una fasciatura sulla fronte o qualche cerottino sul viso, io dico sempre alle mie pazienti che per una settimana sono impresentabili perché, benché non ci siano cicatrici visibili sul volto, ovviamente c’è un edema, ci sono dei lividi, dolore non ce né o molto blando e soprattutto non essendoci cicatrici la guarigione è molto più veloce.
Sulla stagionalità degli interventi chirurgici credo poco nel senso che in Brasile che è la nazione dove si fa più chirurgia estetica al mondo, quando c’è freddo freddo ci sono 20 gradi quindi il concetto del caldo e del freddo è molto relativo, diciamo però che più che altro è questione di confort della paziente, voglio dire il risultato non cambia farlo a luglio o farlo a gennaio, ma cambia il confort della paziente perché portare una benda in fronte per una settimana ad agosto è meno piacevole o è più fastidioso che portarla a gennaio o febbraio.
I limiti di età in realtà non esistono, dipende ovviamente dallo stato di salute della paziente e prima di un intervento come questo si fanno tutti gli esami.
Lifting Viso: i segreti di un approccio corretto.
Tanto per fare un paragone e per farci capire meglio da chi ci sta guardando, direi che possiamo fare un parallelo tra la chirurgia endoscopica, per esempio dell’addome che la gente già conosce perché è già più anni che è presente nella chirurgia generale, per esempio quando si tolgono i calcoli alla colecisti.
Ci sono molti campi chirurgici che si avvalgono dell’endoscopica e la chirurgia estetica plastica sta acquisendo questa tecnica e sta facendo passi da gigante in questa direzione.
Come dicevo, qui possiamo vedere la strumentazione di base che serve per quel tipo di intervento: c’è una centrale, un computer dove l’immagine passa attraverso questa piccola telecamera, che ha un diametro di 4 mm.
Questa telecamera viene introdotta attraverso delle piccole incisioni e trasmette un’immagine al computer che la riporta sullo schermo. Il chirurgo opererà guardando lo schermo quindi non più guardando direttamente il paziente, ma lavorando sullo schermo. Naturalmente questo è collegato ad una telecamera che qui vediamo, che viene quindi collegata all’ottica e che permette di trasmettere l’immagine su questo schermo.
I vantaggi in questo caso sono duplici: il primo vantaggio è che il chirurgo può lavorare su delle strutture molto profonde e delle incisioni molto piccole e nascoste, il secondo grande vantaggio è che le strutture anatomiche sono magnificate, ovvero quello che in natura è di pochi millimetri o frazione di millimetro, noi lo vediamo sullo schermo molto più grande e quindi acquista una maggiore sicurezza l’intervento e una maggiore precisione nell’intervento stesso.
Questo intervento viene progettato ovviamente sulla paziente: abbiamo detto prima il discorso del far vedere le foto della persona quando è più giovane, quindi è molto importante fare questo confronto. Poi si fa una serie di disegni di pianificazione sul viso che servono poi al chirurgo durante l’intervento visto che la paziente sta dormendo, per poter procedere nell’esecuzione dell’intervento.