La blefaroplastica, ovvero l’intervento di rimozione della pelle della palpebra superiore, NON è un intervento che ringiovanisce lo sguardo!
Lo sguardo riveste un ruolo fondamentale nell’estetica del volto. L’invecchiamento di questa parte centrale del volto contribuisce a conferire un aspetto stanco e triste a tutto il viso. L’estetica dello “sguardo” coinvolge una vasta area periorbitaria e quindi non ci si può limitare a considerare la rimozione di un po’ di pelle della palpebra un trattamento idoneo per questa importante unità estetica.
Anzi, molto spesso, la rimozione della pelle e del grasso determina uno “svuotamento” della porzione superiore dell’occhio che determina un peggioramento estetico dello sguardo anziché un miglioramento. La prima causa (80%) di invecchiamento dello sguardo è la discesa della coda del sopracciglio che associata ad una perdita di volume del sopracciglio e del solco palpebrale (93%) determina un “falso” eccesso di pelle (dermatocalasia).
Da questa valutazione possiamo concludere che se vogliamo efficacemente correggere l’invecchiamento dello sguardo dobbiamo correggere prima di tutto la perdita di volume, l’invecchiamento cutaneo e la discesa del sopracciglio. Nella nostra visione del ringiovanimento dello sguardo è necessario:
1. Riposizionare all’altezza corretta l’arco sopraciliare
2. Ripristinare i volumi persi
3. Rigenerare la cute
Ecco perché abbiamo voluto chiamare il nostro approccio al ringiovanimento dello sguardo R3.
Il riposizionamento dell’arco sopraciliare avviene tramite la tecnica endoscopica MIVEL (Minimal Incisions Vertical Endoscopic Lifitng) ed il ripristino del volume e la rigenerazione cutanea tramite la tecnica SEFFI (Superficial Enhanced Fluid Fat Injection).
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